Una nave a guardia dei faraglioni di Capri
A guardarla da lontano appare come il relitto morente di una nave trascinata dalla forza dirompente del mare in tempesta su di uno scoglio roccioso, un elemento inconsueto a turbare un paradiso incontaminato come quello di Punta Masullo, nella parte orientale dell’isola di Capri. Ma, avvicinandosi, qualcosa di inconsueto salta all’occhio… è rossa? Forse un omaggio a Pompei, non molto distante. Non ha l’albero maestro… forse la tempesta l’ha rotto. Il cassero di poppa forse c’è…
No, non si tratta di una nave (per quanto la forma la possa ricordare), è una casa, Villa Malaparte per la precisione, residenza dello scrittore Curzio Malaparte.
“Casa come me”, come l’amava chiamare lo scrittore, dal momento che l’aveva progettata da sé in collaborazione con l’architetto Adalberto Libera negli anni ‘30 , è uno degli esempi più riusciti di architettura razionalista italiana.
L’elemento fulcro di tutta la costruzione è la scala esterna che porta al tetto-terrazza.
In pieno stile razionalista la villa possiede un unico elemento di decoro, un ricciolo bianco che forse può apparire inutile, ma che in realtà serve a camuffare e, allo stesso tempo, sostenere la canna fumaria e proteggere gli ospiti da eventuali sguardi indiscreti.
La villa si sviluppa su tre piani e possiede un ampio salone, uno studio (altrimenti il nostro caro scrittore come avrebbe fatto a svolgere il proprio lavoro?), la sua camera da letto, un piccolo appartamento per gli ospiti chiamato ospizio (doveva averne di ironia…) e ovviamente, immancabile – D’Annunzio per questo penso si sarebbe commosso -, una camera da letto per l’amante del momento, soprannominata la favorita.
L’interno è arredato anch’esso rispettando i tratti razionalisti, dove forme minimaliste ed essenziali fanno da protagoniste, creando un’atmosfera che si potrebbe quasi definire monastica. Gli unici elementi decorativi presenti sono le maioliche colorate dipinte da Alberto Savinio e le cornici alle finestre che, proprio come se fosse un quadro, incorniciano lo splendido panorama di Capri con la sua natura incontaminata (la villa si trova all’interno di una riserva naturale), i faraglioni e il mare limpido.
Ammettetelo, cari lettori, avete già le valigie pronte per partire all’avventura.
Ahimè – ahivoi, anche -, la villa non è visitabile dal momento che risulta proprietà degli eredi dello scrittore.
No, non prendetevela per questo con il povero Curzio Malaparte, lui nel suo testamento aveva lasciato scritto che la villa sarebbe diventata “una casa di ospitalità, di studio e di lavoro per gli artisti”. Gli eredi hanno contestato il testamento e ne è nata una lunga battaglia giudiziaria da cui ne sono usciti vincitori.
In mancanza di altri modi, non ci resta che chiedere di essere adottati dalla famiglia Malaparte per poter ammirare – e soprattuto godersi una luuunga vacanza – a Villa Malaparte.
Io sto incollando il francobollo alla mia domanda, voi che aspettate a farlo?
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Fonti:
– https://www.econote.it/2011/11/30/il-difficile-rapporto-tra-architettura-e-natura-casa-malaparte-a-capri/;
– https://www.capri.it/it/e/villa-malaparte-tra-mito-e-cinema;
– http://www.archidiap.com/opera/casa-malaparte/;
– https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Malaparte;
– http://lisaparigi.com/2016/07/casa-malaparte/;
– http://dailystorm.it/2015/11/23/curzio-malaparte-e-il-suo-ritratto-architettonico/;
– http://jardinseparquesdeportugal.blogspot.it/2012/07/casa-malaparte.html;
– http://www.24emilia.com/mobile/Sezione.jsp?titolo=Casa+Malaparte+a+Capri&idSezione=18139;
– http://julietartmagazine.com/it/events/andrea-jemolo-casa-malaparte/;
– https://www.thatscontemporary.com/events/casa-malaparte/9742/;
– https://it.pinterest.com/pin/559290847456124901/;